Helmut Lang è un marchio che ha acquistato fama grazie al suo approccio originale all’abbigliamento maschile (e non solo) nella nicchia lusso. La linea del brand è una delle più riconoscibili nel mondo del fashion e grazie al suo carattere unico Helmut Lang non sbaglia un colpo. Ma ora facciamo un piccolo passo indietro per scoprire le origini di questa azienda che prende il nome del suo fondatore, un famoso stilista austriaco che negli anni ’70 cambiò il modo di percepire la moda maschile.

Ecco cosa leggerai
Chi è Helmut Lang?
Vienna, metà degli anni ’70
“Dove potrei acquistare questi abiti“? Questa domanda fu rivolta a un giovane che aveva da poco abbandonato la scuola commerciale alla quale era iscritto.
“Li ho fatti io”, rispose il giovane che si chiamava Helmut Lang e che indossava un giacca scura e un paio di jeans. Un outfit stravagante, semplice ma anche perfettamente abbinato. In pochi avrebbero scommesso che quel ragazzo sarebbe un giorno diventato un grande stilista di fama internazionale. Anche perché la sua prima collezione l’aveva disegnata e cucita su misura per sè.

Eppure, circa due anni dopo quella conversazione, Helmut Lang aveva già aperto il suo studio di moda nella capitale austriaca. Con il passare del tempo la sua scommessa cominciò a dare i frutti: nel 1986 presentò a Parigi, al centro Georges Pompidou, per la prima volta la sua collezione per donna e un anno dopo quella per uomo. Dopo il successo raccolto in Francia, tornò in Austria. Ma non ci rimase molto. Alla fine degli anni ’90 era già su un aereo diretto a New York, proprio mentre il suo Brand raggiungeva l’Olimpo della fama, grazie alle 700 boutique “Helmut Lang” aperte in tutto il mondo.
Lo stile Helmut Lang
Gli anni ’90 furono quindi un periodo di grandi soddisfazioni e di profonda innovazione per il brand. E il trasferimento di Helmut Lang dall’Europa agli Usa va inteso come un chiaro tentativo di affrancarsi dai canoni tradizionali della moda europea.
Questo trasferimento è il primo passo verso il mondo intero. La moda e l’arte moderna sono davvero interessanti quando vanno oltre i limiti di un contesto locale, di nicchia e soprattutto quando sono liberate dalla stessa identità locale (Helmut Lang)
Appena si stabilì negli Usa, Helmut Lang cominciò a polemizzare con il protocollo della moda “stars and stripes”, saltando la partecipazione obbligatoria alla presentazione ufficiale della stagione e mischiando collezioni femminili e maschili, cosa ritenuta scioccante per quei tempi. Nel 1998, invece, si rifiutò di organizzare la sfilata d’apertura per presentare la sua nuova collezione, preferendo inviare un CD con le sue creazioni ai critici del settore.
Successivamente nel 2005, Helmut Lang abbandonò la sua creatura che da quel momento andò incontro a un lungo periodo di crisi dal quale si è ripreso solo negli ultimi anni.
Helmut Lang oggi
Il brand è sopravvissuto anche se ha dovuto fare a meno del suo creatore. Tuttavia l’eredità creativa del geniale stilista austriaco non è andata perduta. Molti designer del marchio ammettono ancora oggi di ispirarsi proprio ad Helmut Lang, soprattutto in virtù del fatto che lo stile delle sue creazioni, datate anni’90, sono ritornate in auge proprio in quest’ultimo periodo.
Non a caso la campagna Re-Edition ha riportato sul mercato per il pubblico più giovane proprio le creazioni più famose di Helmut Lang, come per esempio la “Serie Artists” che include maglie e poster con le stampe fotografiche delle opere più provocatorie degli artisti più discussi.

Accanto a questa collezione si collocano gli iconici blazer e le giacche asimmetriche oltre ai top strutturati, le t-shirt e le felpe con il logo Hack reinterpretato. Il nostro viaggio alla scoperta di questo brand termina qui, ma non perdete le prossime puntate del nostro blog.